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Fare cultura attraverso il design significa anche unire tradizione e contemporaneità, recuperando segni dal passato che abbiano ancora un potenziale da esprimere. È un altro modo per rivelare un’attitudine sostenibile: riportare in vita un progetto e restituirgli il suo valore, rendendolo in qualche modo senza tempo.
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La nuova collezione Jardín di Paola Lenti è nata su questi presupposti.
È un omaggio a Clara Porset, designer di origine cubana vissuta in Messico, e ad alcuni suoi arredi tutt’oggi modernissimi. Raffinata, cosmopolita, impegnata politicamente, dopo aver studiato a New York e a Parigi, Porset si trasferì a Città del Messico, dove diventò stretta collaboratrice di Luis Barragán, uno dei più celebri architetti del Paese.
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Paola Lenti ha interpretato in chiave contemporanea e attraverso il suo inconfondibile stile alcuni pezzi disegnati per l’hotel Pierre Marqués di Acapulco – esempio di architettura d’avanguardia per l’epoca – e successivamente presentati all’XI Triennale di Milano.
Gli intrecci originali in midollino sono stati aggiornati utilizzando l’esclusivo filato tecnico Twiggy, un materiale per outdoor molto performante perché resistente, impermeabile e riciclabile al 100 %. Il risultato è una collezione di poltrone e lettini dalle linee arrotondate, con il sapore degli arredi da giardino di un tempo e caratteristiche tecniche frutto della ricerca più avanzata. “Ho scoperto Clara Porset facendo una ricerca su Luis Barragán e sul suo straordinario senso del colore – racconta Paola Lenti –.
Ho trovato una fotografia di Acapulco: il mare all’orizzonte, le palme e, attorno alla piscina di un hotel, delle splendide sedute basse firmate dalla designer. Così mi sono messa a cercare informazioni su di lei, fino a individuare i suoi disegni.
Una ricerca resa possibile grazie alla preziosa collaborazione del professor Jorge Vadillo López, fondatore e curatore dell’Archivo Clara Porset presso il Centro di Ricerca di Disegno Industriale dell’Università Autonoma del Messico (UNAM).
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Foto prodotti midollino: ph. Lola Álvarez Bravo – courtesy Archivo Clara Porset CIDI. FA. UNAM
Clara Porset arrivò in Messico negli anni Trenta, dopo aver sposato il pittore e “muralista” Xavier Guerrero, e trovò un Paese in pieno fermento: le opere di esponenti dell’intellighènzia e delle avanguardie artistiche come Frida Kahlo, Diego Rivera e Tina Modotti varcavano i confini facendo parlare di sé; Città del Messico era l’epicentro di una movimentata e vivacissima vita culturale.
La designer alternava gli incontri intellettuali e il lavoro come architetta a lunghi viaggi nelle aree rurali, per coglierne le tradizioni e trasporle nei suoi progetti. Per ideare le sedute che la resero famosa a livello internazionale si ispirò al butaque, una poltrona bassa, comoda e inclinata, progettata per rilassarsi.
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Considerata una pioniera del design, Porset ha disegnato arredi per hotel, dimore e giardini rivisitando in chiave contemporanea materiali locali come il legno e il midollino, restituendo dignità a materiali poveri e cogliendo la poesia che può nascondersi in una seduta contadina, per elevarla al rango di oggetto di design.
Un design senza tempo, al servizio di chi lo usa.